San Luca Evangelista
SI CELEBRA IL 18 OTTOBRE LA FIGURA DI SAN LUCA EVANGELISTA, PROTETTORE DEGLI ARTISTI, PITTORI, SCULTORI, MEDICI, CHIRURGHI.
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- Luca, probabilmente l’abbreviazione di Lucano, nacque in Antiochia di Siria, da famiglia siriaca, non ebrea. Studiò la scienza medica e viaggiò in Grecia e nell’Egitto per approfondire studi e conoscenze in questo settore. Esercitò la sua professione di medico a Troade dove fece l’incontro che gli cambiò la vita: l’apostolo Paolo nei suoi viaggi missionari giunse in quel luogo per l’annuncio del Vangelo, Luca ne rimase folgorato e decise di seguirlo. Gli fu compagno e collaboratore fedelissimo fino alla morte.
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- È l’autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Nel suo Vangelo Luca scrive dell’infanzia di Gesù, in essi risalta la figura di Maria, questo ha fatto pensare che possa aver raccolto i ricordi di Maria; da questa intimità con Maria è nata la leggenda che la possa avere ritratta. D’altra parte, il suo ruolo di medico suggeriva una familiarità con la pittura, che nella tradizione tardo-antica era ritenuta imprescindibile strumento per la riproduzione, in repertori illustrati, di piante officinali. Agli stessi artisti è stata sempre necessaria una certa competenza in ambito botanico per la confezione dei colori.
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- Luca scrive in maniera elegante e delicata. Il testo esprime la sua bontà. Egli cerca di addolcire o di passare sotto silenzio ciò che di violento o di troppo duro trova nelle sue fonti. Sembra che voglia far sì che la bontà, la bellezza e la gioia esprimano la presenza salvifica di Gesù fra gli uomini. È reputato una persona di grande cultura, come conseguenza di aver ricevuto una robusta formazione greco-ellenistica, in accordo con l’elevato stato sociale corrispondente alla professione esercitata. Coltivava anche l’arte e la letteratura; secondo una tradizione tanto consolidata quanto priva di fondamento sarebbe stato un abilissimo pittore
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La leggenda di San Luca pittore
ANTICHE “LEGGENDE” AFFERMANO CHE LUCA OLTRE CHE AUTORE DEL TERZO VANGELO ED AMATO MEDICO, SIA STATO ANCHE UN PITTORE, E CHE ABBIA DIPINTO SOPRATTUTTO ICONE MARIANE.
Simon Vouet 1622-25
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- La più antica attestazione della leggenda è il Trattato sulle sante immagini di Andrea di Creta (VIII secolo), in cui l’autore si dichiara certo dell’accuratezza massima dei ritratti lucani, al contrario di quanto accade con le fisionomie riportate da Giuseppe Flavio nel Testimonium Flavianum. Risulta interessante la testimonianza di Simeone Metafraste (950-1022), che nel suo Menologio (raccolta di vite di santi ordinate secondo il calendario liturgico), oltre ad attribuire a Luca raffinati studi in Ellade ed Egitto, sottolineava come l’evangelista, per le sue opere, si era avvalso di “cera e colori” (la cosiddetta pittura ad encausto, la più diffusa in età antica e in epoca proto-bizantina, prima di essere sostituita dai più versatili colori a tempera), con ciò dimostrando un’insospettabile consapevolezza (almeno per un agiografo) delle trasformazioni della pratica artistica. Ciò fa sospettare che egli conoscesse qualche antico dipinto del genere sopravvissuto all’iconoclastia.
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- La “leggenda” di San Luca pittore e iniziatore della tradizione artistica cristiana sorge nel contesto della controversia iconoclastica (730-843). Al di là della speculazione teologica sui passi biblici dell’Esodo e del Deuteronomio che esplicitamente avversano la raffigurazione del divino, sorse tra l’VIII e il IX secolo una ricerca minuziosa delle antiche tradizioni che avvalorassero l’idea di un’origine apostolica dell’uso delle effigi sacre.
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- La “leggenda”di S. Luca, pittore della Vergine ci viene tramandata dal monaco Gregorio del monastero di Kykkos nel Racconto sulla venerabile icona della Nostra Santissima Signora e sempre Vergine Maria del 1422. «San Luca per prima cosa cercò la tavola su cui dipingere e ricevette la più adatta da un giovinetto dalla carnagione chiarissima sulla piazza del mercato di Gerusalemme senza doverla pagare ma semplicemente chiarendo lo scopo a cui era destinata. Dopo aver a lungo digiunato e pregato Luca dipinse la Vergine Hayosoritissa o Advocata (ovvero la Madonna, sola, che intercede presso Dio per la salvezza dell’umanità). Maria risultò dispiaciuta poiché nell’immagine le veniva negata la gioia di avere con sé il Figlio. Luca allora tornò al mercato per trovare un’altra tavola per un altro ritratto. Di nuovo incontrò il giovanetto dalla pelle candida che gliene offrì due e gli rivelò di essere l’arcangelo Gabriele inviato da Dio a portare quelle tavole non tagliate da mano d’uomo. San Luca a questo punto realizzò due ritratti di Maria: l’Odighitria (ovvero la Vergine che tiene sul braccio sinistro il bambino e con la mano destra lo indica come via di salvezza per l’umanità) e l’Eleusa (ovvero Madonna della tenerezza perché Maria in un gesto affettuosamente materno accosta la sua guancia a quella del Bambino, sorretto con la mano destra). Maria accolse le immagini con piena soddisfazione. Poco dopo avvenne la sua Dormizione e il Transito».
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- La tradizione di San Luca pittore è fiorita in Oriente nel VI secolo, quando un autore cristiano affermò che da Gerusalemme era stato inviato a Costantinopoli un ritratto della Madre di Gesù dipinto dall’evangelista e denominato della Hodigítria, che divenne il prototipo delle icone lucane diffondendosi tra Oriente e Occidente a partire dall’VIII secolo.
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I RITRATTI ESEGUITI DA SAN LUCA SAREBBERO STATI CONSERVATI PER SECOLI A ROMA E A GERUSALEMME DANDO IL VIA A UN’AMPIA SERIE DI REPLICHE.
Vediamo alcune di queste opere attribuite a San Luca come pittore
Beata Vergine di San Luca Santuario di San Luca – XIII secolo (Bologna)
Vergine nera di Częstochowa –Jasna Góra – tra il VI e il IX secolo. (Polonia)
La Theotókos di Vladimir – Galleria Tret’jakov di Mosca – XII secolo (Russia)
L’icona bizantina Maria SS. delle Vittorie nel duomo di Piazza Armerina (EN)
La Salus Populi Romani – basilica di Santa Maria Maggiore (Roma)
Madonna del Monasterium Tempuli V-VII secolo Monte Mario (Roma)
Vergine Advocata XII secolo – Santa Maria in Via Lata a (Roma)
* Madonna Nera nella Cappella di San Marco (Chiesa ortodossa siriaca) a Gerusalemme
COSÌ LA “FAMA” DI SAN LUCA COME PITTORE DELLA VERGINE HA AVUTO UNA GRANDE RIPERCUSSIONE SULL’ICONOGRAFIA CRISTIANA E SONO MOLTISSIME LE OPERE CHE MOSTRANO L’EVANGELISTA NELL’ATTO DI RAPPRESENTARE LA MADONNA.
Guardiamo alcune di queste opere
Rogier Van der Weyden, sec. XV
JanDeBeer-SanLuca-dipinge 1505 -1510
Maarten_van_Heemskerck-1532
Icona – St. Luke
Coljin de Coter, sec. XV
El Greco-Icona Saint Luke Drawing the Virgin-1560
Derik Baegert, sec. XV
Giorgio-Vasari-St-Luke-1565
St.-luke Byzantine and Christian Museum of Athens
Raffaello tradizionalmente attribuito- sec. XVI
Marten de Vos Pittore flammingo – 1602
Marten Van Heemskerck, sec. XVI
Jan Gossaert Mabuse, sec. XVI
Mattia Preti, sec. XVII
Mattia Preti, sec. XVII
Guercino, sec. XVII
Luca Giordano, sec. XVII
Giuseppe Antonio Petrini, sec. XVIII
St. Luke Iconographer Pimen Sofronov
Icons-byzantine- San Luca
Philip Davydov, 2009
Icon Contemporary by Helena Murariu